La Rimbecca si trova nel cuore del Chianti e della verde Toscana a pochi passi da Greve in Chianti, a soli 30 km dal centro di Firenze e 50 km da Siena e da San Gimignano.
Un antico Borgo dalle radici medioevali, un tempo torre di avvistamento Etrusca, immerso in un contesto naturale di grande fascino nato dalla passione e dalla voglia di creare e condividere un luogo unico ed accogliente, dove morbide colline punteggiate da verdi olivi e da filari di vigneti si alternano ritmicamente.
Chiarore morbido, tenue, filtrato. Spazi aperti e avvolgenti scaldati dalla tavolozza più naturale dei colori toscani.
Le splendide camere de La Rimbecca sono ospitate nell’edificio principale, un tempo casa colonica, con arredi caldi, travi a vista e angoli raccolti che sviluppano emozioni integrando i segni più moderni di comfort e tecnologia.
Un ambiente esclusivo ed ideale per il relax, lontano dagli stress quotidiani.
Il complesso risale circa al 1000 D.C. come si rileva da testi rinvenuti. Si trattava di un edificio agricolo e di avvistamento raggruppato nel complesso della vecchia Greve con epicentro al Castello di Montegonzi che in quegli anni era edificata in collina, nella Greve attuale si trovava infatti solo la piazza che aveva scopo di mercato.
Il logo della Rimbecca rappresenta uno scudo dallo sfondo celeste raffigurante al suo interno un Leone rivolto a destra che sorregge una rosa contornato da sei croci d’oro vestite. Questo era l’effige dell’ultima famiglia (I Gherardini della Rosa) “proprietaria” della vecchia Greve, prima di essere esiliata nel sud della Toscana a seguito della sconfitta nella guerra del 1106 D.C. con gli antagonisti abitanti di Montefioralle i quali distrussero la quasi totalità degli edifici con esclusione de La Rimbecca che venne da questi ultimi utilizzata, vista la posizione strategica, come torre di avvistamento per proteggersi dagli attacchi del versante Senese che essi fino a quel momento non potevano controllare.
Il restauro degli edifici sono avvenuti nel 2016, con la direzione dell’Arch. Giovanni Repetto affiancato in presenza dalla famiglia Di Credico, attenendosi scrupolosamente all’architettura dell’epoca intervenendo con opere di normale manutenzione sugli esterni e in modo radicale all’interno ripristinando le vecchie sale ahimè da molti anni abbandonate e dotandole di tutti i comfort a cui oggi siamo abituati. È stato effettuato anche un radicale restauro ambientale mantenendo la vegetazione originale, il layout dei giardini e le storiche vie di accesso.